pROTEGGIAMO LA VITADEI NOSTRI BAMBINI
POSSIAMO FARLO

Dona il tuo tempo e supporta con le tue competenze

Dona la tua professionalità anche per crearti nel prossimo futuro un posto di lavoro sicuro nella quale verra valorizzata la tua competenza e serieta'. ------------------------------------ CREARE UN IMPATTO. -------------------------------- Sostanzialmente ,Il tuo sostegno è potente solo se non avrai preconcetti e pregiudizi per Offrirsi anche come volontari per attività nel campo degli aiuti umanitari. -------------------------------- Cerchiamo in tutto il mondo persone che cambiano il mondo e che fanno la differenza e le aiutiamo a realizzare il loro scopo unico

Bisogna essere fieri delle proprie origini, ma oggi abbiamo anche il dovere di porci in ascolto dell’umanità, perché con l’avvento della globalizzazione siamo diventati anche cittadini del mondo.

Sono ormai trascorsi più di due anni, da quando il popolo italiano ha avuto la sventura di imbattersi per primo in Europa nella lotta contro questo terribile e micidiale nemico invisibile, il virus Sars-CoV-2, Coronavirus oggi meglio conosciuto come Covid-19. Da quel momento tutto è cambiato e nulla sarà come più come prima: abbiamo assistito nostro malgrado al crollo di  tutte le nostre certezze e la nostra sensibilità è stata toccata e scossa profondamente, anche dalle immagini che non potremo mai dimenticare e che hanno fatto commuovere il mondo intero.

L’ambizioso progetto che riguarda la valvola multifunzionale a protezione dal  Covid 19, di cui detiene la paternità inventiva l’inventore internazionale Michele CABONI nasce a livello italiano, ma ciò non toglie che lo si possa proporre ed estendere anche in altre nazioni, visto che purtroppo questo virus risulta ad oggi ben lontano dall’essere debellato. Anzi, gli ultimi dati rilevati a livello internazionale paventano l’ombra di una recrudescenza del fenomeno. Si aggiunga poi che la politica degli attuali rigorosi lockdown della Cina, unico paese al mondo che ha scelto di continuare ad adottare ancora oggi la politica poco sostenibile “zero Covid”, uniti ad una insufficiente condivisione dei dati medici con il resto della comunità scientifica, come è accaduto sin dagli inizi della pandemia, non aiuta certo l’umanità. Infatti perdura tuttora una situazione di stanchezza e smarrimento generale, perché la pandemia ha portato ad una politica fortemente restrittiva dei diritti legati alla libertà personale, con provvedimenti adottati, fino a poco tempo fa, dalla quasi totalità delle nazioni, per cui alla gente è stato imposto un modello comportamentale e uno stile di vita dettato dal cosiddetto “bene comune”.

Una situazione certamente non facile sotto ogni punto di vista: ci siamo ritrovati ad affrontare un virus fino ad oggi sconosciuto, che ha trovato l’umanità totalmente impreparata ad affrontarlo.

Tutti noi ricordiamo che inizialmente non c’erano neppure i tamponi per la diagnosi dei casi di contagio e anche l’approvigionamento dei DPI (dispositivi di protezione individuale) era una chimera, poiché non c’erano le quantità sufficienti a coprire la repentina e massiccia rihiesta degli stessi da parte della intera popolazione. Del resto non si conosceva neppure il grado di protezione dei singoli dispositivi, per cui si è andati avanti per lungo tempo “a braccio”, ogni nazione ha adottato una propria linea di azione, sebbene ci fosse sempre la massima attenzione dei vari governi in relazione alle continue e non sempre lineari strategie di azione suggerite dalla comunità scientifica. Il susseguirsi delle trasmissioni televisive, che mettevano i più noti virologi italiani in bella mostra, nell’improbabile ruolo di novelli opinionisti-influencer che,  loro malgrado, nel giro di pochi mesi si sono ritrovati ad asserire tutto e il contrario di tutto.

Da parte nostra, tutti noi abbiamo immolato la nostra cara vecchia normalità dinanzi al totem del bene comune e della scienza, abbiamo accettato ogni possibile limitazione imposta dal governo italiano, che potesse aiutare a contenere la diffusione del nemico invisibile, il Covid-19. Siamo rimasti chiusi in casa per mesi, rinunciando di fatto ad una vita normale, modificando radicalmente le nostre abitudini, la nostra socialità e, nonostante i nostri sforzi, ci siamo ritrovati a dover affrontare un vero e proprio mare in tempesta: le  diverse ondate, le varianti, i vaccini con ulteriori richiami annessi, le mascherine. Già… le mascherine…  abbiamo capito che la protezione dipendeva dalle caratteristiche dei DPI, ma abbiamo continuato nei nostri errori, con l’utilizzo di prodotti non proprio ottimali… che uniti alla scarsità delle informazioni disponibili in merito ha fatto il resto…  Adesso invece sappiamo fin troppo bene che una mascherina FFP2 a norma, con standard di filtrazione e traspirabilità conformi… seppur abbastanza efficace nella protezione rispetto alla diffusione del virus Covid-19 negli ambienti chiusi, non è assolutamente adatta per i bambini di età inferiore ai 6-7 anni. Cosa è successo? Abbiamo finalmente compreso che gli standard accettabili per un adulto non possono assolutamente essere associati alla garanzia del normale benessere psico-fisico di un bambino. Infatti, una mascherina maggiormente protettiva come può esserlo una FFP2 rispetto ad una mascherina di tipo chirurgico, provoca una situazione per cui l’utilizzatore si trova spesso a respirare il prodotto della sua stessa espirazione, ovvero l’anidride carbonica. Tutto questo può creare, nell’utilizzo continuativo del prodotto, una sensazione di affaticamento, capogiri, sonnolenza e malessere in generale. Tanto è vero che ad oggi non esiste, né può esistere per le ragioni spiegate, una mascherina di tipo FFP2 omologata per i bambini, anche se il mercato ha conosciuto un boom nelle vendite di questa tipologia di prodotto. Come si è pensato allora di risolvere il problema? Semplicemente cambiando l’etichetta dei prodotti, dichiarando che si tratta di mascherine FFP2 di taglia piccola e non di un prodotto per uso pediatrico, come invece i produttori li hanno finora sponsorizzati e venduti nel mercato mondiale. Ma per i bambini è stato fatto qualcosa di concreto? Assolutamente no, visto che ad oggi continuano a portare questo tipo di DPI assolutamente inadatti alle loro esigenze, se non addirittura pericolosi per la loro salute. Basti  vedere cosa dice l’ultimo studio sulle mascherine, che si può trovare qui https://www.raiplay.it/video/2022/04/Maschere-mozzafiato—Report-18042022-f4e53bfd-2336-4fa9-849f-35eb5159a7fa.html?wt_mc=2.www.wzp.raiplay_dati

Cosa resterà di tutto questo?

 Una quantità impressionante di materiali potenzialmente pericolosi dal punto di vista del rischio biochimico, con un elevato tasso di dispersione nell’ambiente  e quindi molto inquinanti, per giunta di difficile e costoso smaltimento. Una vera e propria emergenza ambientale, in seno all’emergenza sanitaria, visto che si tratta di un problema che coinvolge l’umanità a livello planetario.

Ma perché finora nessuno ha pensato di utilizzare un  sistema serio, affidabile dal punto di vista scientifico e utilizzando la tecnologia più avanzata per filtrare l’aria in modo continuo e sicuro, restituendoci la possibilità di respirare normalmente, senza dover soffrire ore e ore con una mascherina schiacciata sul viso, che stressa e ci fa star male? Come se non bastasse, recentemente sono comparsi improvvisamente – con casi registrati in Italia – diversi episodi di epatite acuta in pazienti in età pediatrica. Le ipotesi che cercano di dare una spiegazione a questo nuovo e preoccupante fenomeno, sembrerebbero da ricercare proprio, a quanto pare, in un indebolimento delle difese immunitarie dei bambini più piccoli, dovuto proprio all’utilizzo di mascherine e alle meticolose misure igieniche (per saperne di più cliccare qui https://www.gazzetta.it/salute/27-04-2022/epatite-acuta-pediatrica-grave-bambini-cause-covid-adenovirus.shtml ), che hanno fortemente impedito e limitato il contatto con gli agenti patogeni che normalmente contribuiscono a rafforzare le difese del nostro organismo, in un processo naturale che avviene sin dalla notte dei tempi. La protezione dal Covid-19 ci ha reso dunque più fragili, indifesi di fronte all’attacco di ulteriori agenti patogeni come l’Adenovirus, che è il responsabile dei casi di epatite acuta nei bambini.

Ma allora, come possiamo tornare a star bene, respirando finalmente liberi? O è solo un sogno?

Non ci crederai… Ma da oggi tutto questo è possibile!!!

L’inventore internazionale Michele CABONI CEO e Amministratore Unico della HOUSE THAT BREATHES ICF ITALY, SIA  LETTONE LV  grazie al suo talento e alla passione per la ricerca, come ampiamente ha già dimostrato di avere concretamente nel mondo ottenendo tutti i brevetti concessi  (Se vuoi scoprire Clicca qui) ha deciso di mettere a disposizione dei bambini il suo know-how e la sua tecnologia per aiutarli a tornare ad una nuova normalità.

Nasce così questa onorevole e ambiziosa iniziativa che Michele CABONI intende assolutamente perseguire senza indugio alcuno, per arrivare al successo soprattutto grazie all’aiuto di tutte le persone del mondo ricche di sensibilità umana.

Se donare un euro oggi, ovvero rinunciare ad un caffè non cambia la vita a nessuno, in cambio anche di una piccola donazione verrà donato alle scuole il dispositivo della valvola multifunzione, che presenta oltretutto una straordinaria semplicità di posa in opera e installazione, per cui può essere collocata da chiunque all’interno delle pareti, semplicemente con l’utilizzo di un comunissimo trapano.

Chi non può donare del denaro può dare ugualmente il suo aiuto concreto all’iniziativa benefica, mettendo a disposizione il suo tempo e il suo talento. Nel tempo, questa iniziativa di solidarietà potrebbe inoltre permette di creare posti di lavoro sicuro, come è accaduto per altre associazioni benefiche no-profit. Infatti, un ulteriore obiettivo merita di essere sottolineato, in quanto di vitale importanza – ancor più in questo particolare momento storico – ovvero quello di creare, seppure in un secondo momento, le condizioni per la stabilizzazione di posti di lavoro, che però dovranno essere meritati da tutti i collaboratori, che lungo il percorso si siano impegnati prima come volontari e questo, lo si ribadisce ancora una volta, costituisce il primo presupposto dei due onorevoli progetti in questione. L’aver svolto lavoro di volontariato per affrontare i problemi di questa crisi umanitaria senza precedenti permetterebbe di avanzare un diritto di prelazione rispetto ad altri eventuali candidati, per ottenere in seguito un posto di lavoro sicuro (da eseguire in modalità di smart working), che sarà conquistato sulla base del talento e dell’impegno profuso, secondo meritocrazia, ovvero un criterio ormai purtroppo sconosciuto nell’attuale società.

Vuoi che il tuo nome sia scritto nelle tendine sottostanti?

Dipenderà solo da te !!!

HOUSE THAT BREATHES ICF ITALY, SIALETTONE LV amplia il proprio organico ed è alla ricerca di diverse figure professionali, come:

In generale, la classifica di sotto ,  mostra come la capacità di pensiero critico e il problem solving si confermano delle competenze fortemente richieste per il futuro del lavoro anche a beneficio umanitario .

Tuttavia , anche a causa della pandemia da COVID-19 Variante Omicron del coronavirus  , nuove competenze sono emerse, come capacità di apprendimento, resilienza e flessibilità, nonché tolleranza alle situazioni di stress.

Le competenze sono state suddivise in 4 aree distinte:

Problem solving
Self-management
Interazione con le persone
Interazione con la tecnologia

I Lavori del Futuro:

le competenze richieste in ambito Problem solving

Quella del problem solving è l’area più significativa in cui si posizionano le competenze fondamentali per i lavori del futuro. Infatti, ben 5 delle 10 soft skills più importanti si collocano in quest’area.

Nello specifico, ecco l’elenco delle competenze:

  1. Pensiero Analitico e Innovazione
  2. Capacità di risolvere problemi complessi
  3. Pensiero Critico e Capacità di Analisi
  4. Creatività, Originalità e Spirito d’Iniziativa
  5. Ragionamento, Problem Solving e Ideazione

Avrai notato come si tratti tutte di competenze che non possono essere replicate dalle macchine.

Ritorna la capacità di risolvere problemi complessi, che già avevamo visto nelle competenze da “contaminazione” suggerite da  un nuovo modello e dal mondo del lavoro

Uomini e Donne Ucraine così come Uomini e Donne di tutto il mondo che credono in questo nobile e umanitario progetto e vogliono donare il proprio contributo sulla base delle loro competenze ed esperienze  gia fatte possono FARLO!

Ingegneri, geometri, addetti ai lavori, aziende cantieristiche, operai specializzati:

c’è bisogno di tutti voi!

L’inventore internazionale Michele CABONI CEO e Amministratore Unico della HOUSE THAT BREATHES ICF ITALY, SIA  LETTONE LV

si è sempre ispirato a grandi esempi che non possono assolutamente essere messi in discussione da nessuno per i loro successi ottenuti nel mondo, anche a livello umanitario, come il grande GINO STRADA , uomo dal cuore attento e sensibile nei confronti dell’umanità in generale con tutte le sue problematiche, storico fondatore di Emergency fondazione benefica nota nel mondo  .

Questo equivale a dire che l’ambizioso e primario obiettivo di Michele Caboni si pone come quello di continuare il sogno di GINO STRADA , che si è battuto per garantire il diritto alla cura alle vittime di guerra e povertà; pensiamo al momento successivo a quello dell’intervento di Emergency , poiché dopo aver assistito e curato le persone non è possibile lasciare che esse tornino letteralmente in mezzo alla strada, ma bisognerebbe pensare di offrirgli un successivo decorso dignitoso e ovviamente diventa imprescindibile cercare di fornire un alloggio dove poter trascorrere il periodo di degenza e poter aver la vicinanza dei propri cari.

Per questo motivo, al fine di completare il progetto di GINO STRADA, pensando anche alla fase successiva alle prime cure necessarie, nasce questa onorevole e ambiziosa iniziativa che Michele CABONI intende assolutamente perseguire senza indugio alcuno, per arrivare al successo soprattutto grazie all’aiuto di tutte le persone del mondo ricche di sensibilità umana, dotate di differenti competenze, così come di veri talenti innati, come ampiamente ha già dimostrato di avere concretamente nel mondo l’inventore internazionale Michele CABONI, ottenendo tutti i brevetti concessi.  ( Se vuoi scoprire Clicca qui)

Se donare un euro oggi, ovvero rinunciare ad un caffè non cambia la vita a nessuno, nel tempo potrebbe permette di creare posti di lavoro sicuro, come è accaduto per altre associazioni benefiche no-profit. Infatti un ulteriore obiettivo merita di essere sottolineato, in quanto di vitale importanza – ancor più in questo particolare momento storico – ovvero quello di creare, seppure in un secondo momento, le condizioni per la stabilizzazione di posti di lavoro, che però dovranno essere guadagnati da tutti i collaboratori, che lungo il percorso si siano impegnati prima come volontari e questo, lo si ribadisce ancora una volta, costituisce il primo presupposto dei due onorevoli progetti in questione. L’aver svolto lavoro di volontariato per affrontare i problemi di questa crisi umanitaria senza precedenti permetterebbe di avanzare un diritto di prelazione rispetto ad altri eventuali candidati, per ottenere in seguito un posto di lavoro sicuro (da eseguire in modalità di smart working), che sarà conquistato sulla base del talento e dell’impegno profuso, secondo meritocrazia, ovvero un criterio ormai purtroppo sconosciuto nell’attuale società.

Vuoi che il tuo nome sia scritto nelle tendine sottostanti?

Dipenderà solo da te !!!

  • social media manager, per la gestione diretta del Blog di HOUSE THAT BREATHES ICF ITALY, SIA LETTONE LV e di tutti social più usati in Italia (dal sempre più usato TikTok al più consolidato, anche se oggi un po’ “abbandonato” Facebook), vale a dire
  • YouTube
  • Facebook
  • Instagram
  • TripAdvisor
  • Pinterest
  • Twitter
  • LinkedIn
  • TikTok
  • SnapChat
    • Twich
    • Reddit
    •  
  • Cerchiamo inoltre le seguenti figure professionali:

    ·         ingegneri meccanici
    ·         architetti
    ·         segretarie amministrative
    ·         contabili
    ·         grafici pubblicitari
    ·         web master.

    Oltre alle competenze tecniche, ricerchiamo affidabilità e puntualità.

    In particolare, si cercano grafici e web master capaci di dare supporto alla gestione del sito e-commerce aziendale e la gestione di tutta la comunicazione visiva annessa.

    Fondamentale è l’utilizzo dei principali software come Photoshop, Illustrator ed Indesign, fondamentali per la creazione di materiali grafici.

    Importante è inoltre la gestione e manutenzione di siti web, il caricamento e aggiornamento dei contenuti, il monitoraggio quotidiano dell’utilizzo e del funzionamento del sito, la risoluzione di problemi tecnici (bug fix), il testing e l’ottimizzazione delle performance del sito, così come la programmazione e sviluppo web.

    Si richiede inoltre l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO), la conoscenza di linguaggi di programmazione ambiente Microsoft.NET e ASP.NET (HTML, CSS, php, Javascript) e dei principali CMS (Content Management System).

    Per quanto riguarda la ricerca di segretarie amministrative e contabili, i requisiti richiesti sono un’ottima dimestichezza con il computer e con i software di scrittura e di calcolo, come Excel e Word, buone capacità di relazione e della dialettica con il pubblico e la padronanza almeno della lingua inglese, ma soprattutto buone capacità e logistica nell’organizzazione del proprio lavoro.

    Si prega pertanto di inviare il proprio Curriculum Vitae e tutti i documenti richiesti e appropriati  al seguente format di registrazione (Clicca per registrarsi qui.)

“Quel che facciamo per loro, noi e altri, quel che possiamo fare con le nostre forze, è forse meno di una gocciolina nell’oceano. Ma resto dell’idea che è meglio che ci sia, quella gocciolina, perché se non ci fosse sarebbe peggio per tutti. Tutto qui. È un lavoro faticoso, quello del chirurgo di guerra. Ma è anche, per me, un grande onore.”

Lettera da un chirurgo di guerra, trascrizione da “Pappagalli Verdi”

  • È un lavoro faticoso, anche quello del di far capire alla gente che non ha futuro un modo senza ricerca  scientifica e inventori con risultati ottenuti con successo al mondo.
  • Ma è anche, per me, un grande onore.

Tuttavia l’ ideazione, creazione o introduzione di oggetti, prodotti o strumenti nuovi, o anche soltanto di un metodo di produzione materiale o intellettuale, e in genere di quanto può rendere più facile il lavoro , determinare attività nuove, contribuire al progresso della conoscenza e delle abilità tecniche; a differenza degli ingegneri che ben conosciamo e di cui è nota la staticità mentale e mancanza di flessibilità.

Ingegnere Vs. Inventore: Italia più innovativa al mondo, se solo 2 ingegneri su 100 conoscessero le invenzioni

In Italia, oltre 240.000 professionisti svolgono attività di ingegneria. Se la metà fosse consapevole di cosa sia una invenzione, il nostro Bel Paese sarebbe riconosciuto come il più innovativo al mondo.

 Cosa non ha funzionato?

Il termine ingegnere non ha una collocazione storica definita, l’etimologia latina infatti, pone l’utilizzo di tale termine per l’individuazione di colui che esercita le attività di ingegnerie nel vocabolo INGEGNO, mentre la cultura anglosassone identifica le attività professionali dell’ingegneria nella parola ENGINE (motore).

Attualmente, nel mondo operano circa 15 milioni di ingegneri collocati nelle più disparate attività della tecnica. I Paesi che “producono” più ingegneri in termini statistici sono Russia, Stati Uniti ed Iran (fonte: worldatlas.com).

In Italia i cervelli laureati per anno in ingegneria sono circa trentamila (fonte: ALMALAUREA), mentre gli iscritti ad un Ordine professionale formalmente riconosciuti sono ad oggi quasi duecentocinquantamila (fonte: Consiglio Nazionale Ingegneri).

Il nostro Paese deposita circa quattromila invenzioni all’anno presso l’U.I.B.M. (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).

Se un laureato su dieci in ingegneria conoscesse le invenzioni, depositando il trovato della sua tesi di laurea, ogni anno l’Italia vanterebbe quasi il doppio delle domande di brevetto, con un incremento inimmaginabile della visibilità internazionale.

Per gli oltre 240.000 professionisti che svolgono le attività di ingegneria, se la metà fosse consapevole di cosa sia una invenzione, il nostro Bel Paese sarebbe riconosciuto come il più innovativo al mondo.

Ma sfortunatamente e tristemente l’Italia si colloca agli ultimi posti nel mondo per innovazione.

LA DIGNITÀ E L’ ETICA CONTRADDISTINGUONO L’ INVENTORE INTERNAZIONALE MICHELE CABONI, CHE AMA I VALORI E NON NEGOZIA CON NESSUNO  I PROPRI PRINCIPI, RIPUDIANDO OGNI CONFLITTO,  MA NEGOZIA PER  TROVARE UN GIUSTO  COMPROMESSO CON TUTTI, CON AMORE E DEDIZIONE, CHE SONO PRECONDIZIONI NECESSARIE. QUI NON SI TRATTA DI DEMAGOGIA, MA DI UN RADICALE CAMBIO DI PROSPETTIVA, CHE PERMETTA DI POTER APPLICARE UN NUOVO MODELLO DI ETICA SOLIDALE PER FAR SÌ CHE  TUTTA L’UMANITÀ SI MUOVA UNITA SENZA  PRECONCETTI E PREGIUDIZIO ALCUNO.

FAR STUDIARE I NOSTRI FIGLI, PERCHÉ APRANO LE LORO MENTI A GRANDI VALORI COME IL RISPETTO, LA SOLIDARIETÀ, LA GRATITUDINE E LA FIDUCIA NEL FUTURO E NELLE LORO POTENZIALITÀ È UN DONO IMMENSO E INESTIMABILE.

QUESTA  È L’ EPOCA DI UN NUOVO E CONCRETO CAMBIO DI PARADIGMA, ORAMAI SIAMO ALL’ALBA DI UNA NUOVA ERA.

TUTTI INSIEME, UNITI GLI UNI CON GLI ALTRI SENZA COMPROMESSI VINCEREMO E DAREMO UN CONCRETO AIUTO ALL’ UMANITÀ SENZA DISTINZIONI DI PROVENIENZA, LINGUA, COLORE DELLA PELLE O CREDO RELIGIOSO.

TUTTAVIA, SI STA RISCRIVENDO IL FUTURO: CI SONO DI MEZZO INVESTIMENTI, COMPETENZE  E TALENTI,  SPONSORIZZAZIONI, ACCREDITAMENTI. TUTTO IL RESTO RIMMARRÀ COMUNQUE STORIA.

COME INVENTORE INTERNAZIONALE, IO MICHELE CABONI AUSPICO CHE I MIEI  PROSSIMI COLLABORATORI, I PIÙ TALENTUOSI IN QUESTO NOBILE PROGETTO UMANITARIO RIVOLTO SOPRATTUTTO AI BAMBINI,  POSSANO PRENDERE IN FUTURO IL MIO POSTO PORTANDO AVANTI I MIE IDEALI, MA SOLO SE SONO  RICCHI DI UMANITÀ E  SENSIBILITÀ NEI CONFRONTI DI TUTTI, E SOPRATTUTTO ESENTI DA PRECONCETTI. INFATTI COLORO CHE HANNO DEI PRECONCETTI SONO INDECISI SU TUTTO E QUESTO  LI PORTA A NON RIUSCIRE A TROVARE UNO SCOPO NELLA VITA.

PERCIÒ SIAMO TUTTI CHIAMATI A DARE IL NOSTRO AIUTO E A CERCARE TUTTI I MEZZI CHE PERMETTANO DI RISOLVERE IL PROBLEMA DEL DISAGIO SOCIALE CHE STA DILAGANDO IN TUTTO IL MONDO.  

Dovremmo seguire tutti l’esempio,che rimarrà scritto nella storia, di un grande uomo, Gino STRADA, che ha  DATO LA SUA VITA PER I SUOI IDEALI e che non ha mai ha negoziato sui valori più alti, ma ha ripudiato da sempre  tutti i  conflitti, e ha aiutato in tutte le crisi umanitarie nel mondo, donando la sua  esclusiva competenza che Dio gli aveva donato, e il suo straordinario messaggio non mai  potrà essere mai messo in discussione da nessuno, poiché ad oggi nessuno ha mai fatto ciò che lui concretamente ha dimostrato di fare in situazioni di emergenza totale.

EMERGENCY ha curato oltre 11 milioni di persone. L’utilizzo dei fondi e la ripartizione delle spese nei progetti sono da sempre resi pubblici nel Bilancio di EMERGENCY e nel Report di sostenibilità.

Stesso principio per l’utilizzo dei fondi e la ripartizione delle spese nei progetti saranno da resi pubblici online (Bilancio)  da parte dell’internazionale inventore CABONI MICHELE   e la società HOUSE THAT BREATHES ICF ITALY, (SIA)  LETTONE (LV) e tutte le prossime società riconducibili con la massima trasparenza e nei diversi  Report di sostenibilità.

Il 2 novembre 2021, il nome di Gino Strada è stato iscritto sulla lapide del Famedio del Cimitero Monumentale di Milano.

“Se sogni in grande, qualsiasi cosa diventa possibile”

“Non possiamo risolvere i nostri problemi con lo stesso livello di pensiero che li ha creati”. (Albert Einstein)

“Uniti contro la disinformazione condividiamo senza pregiudizio, rinviando a tutti  per far sì che  i suddetti  due PROGETTI  AMBIZIOSI E  NOBILI,  facciano ritornare almeno il sorriso ai bambini in generale“.  

Questo è il prezzo della globalizzazione, che tutti dobbiamo pagare senza escludere nessuno per emergere e fare la differenza.

Cordiali Saluti, Michele CABONI INTERNATIONAL INVENTOR, FROM FAMOUS ISLAND SARDINIA ITALY

 

 

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Se non basta più parlare di Smart Working – spazi e tecnologie per il 2022.

Siamo ormai tutti esperti di Smart Working

Probabilmente no, ma è innegabile che questi nuovi paradigmi occupino ormai uno spazio importante nella nostra quotidianità e nella riorganizzazione della vita lavorativa.

Il passo in questo 2022 sarà ulteriore:  oltre lo Smart Working e anche oltre il Coworking!

La nuova dimensione è quella dell’Hub Working.

Ma quali differenze ci sono e soprattutto quali miglioramenti porta questo modello?

In che modo cambiano spazi, tecnologie, cura dei rapporti umani e perché l’Hub Working pare destinato a diventare il paradigma definitivo?

In questa infografica approfondisci:

  • La dimensione geografica del fenomeno Hub Working
  • Dati sull’evoluzione del nuovo paradigma
  • Come sta cambiano la definizione di lavoro agile
  • Un caso di successo

Perché se lo Smart Working era emergenziale, l’Hub Working ridefinisce le radici profonde di come si lavorerà nei prossimi anni.

Buona lettura e non ti fare sfuggire questa opportunità facendo fede al principio che il primo bene allogera se condividerà gli stessi valori del internazionale inventore CABONI MICHELE  Fondatore di questa nobile iniziativa !

Il loro sorriso VALE
ogni nostro sforzo

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